Racconto pagina 11
 

Penso Positivo

 

Felipe fa il cameriere in un ristorante. Si alza tutte le mattine molto presto per raggiungere il lavoro. Quando arriva è già stanco e di cattivo umore. Al contrario José, il proprietario, è sempre allegro. E arriva al lavoro prima di Felipe. E si domanda perché… "ovvio, perché lui è il padrone" si ripete. Un giorno José gli dice : "non ha niente a che fare con i soldi. Al mattino mi alzo presto. È dura. Ma mi dico : hai due possibilità oggi. Essere felice o essere triste. A te la scelta. Io scelgo di essere felice". Felipe preferisce non andare più al lavoro tanto lontano e si licenzia. Una mattina José apre il ristorante e sente dei rumori in cucina. Entra e vi trova Felipe che sta rubando. Felipe si vergogna, si innervosisce, gli spara, si rende conto di quel che ha fatto, scappa...Arriva la polizia, poi l'ambulanza...José guarda negli occhi il chirurgo. Nel suo sguardo legge la pietà di chi pensa < questo è un uomo morto >. Prima dell'operazione José trova la forza per dire al dottore : "guardi che io sono Vivo. Mi operi come se stesse operando una persona viva, non una già morta". Il dottore sorride e lo salva. Quando José si sveglia, per prima cosa vuole ringraziare il dottore. Il chirurgo gli risponde che è vivo grazie alla sua fiducia nella vita e alla sua capacità di infonderla agli altri. E Felipe? "Quello che ha fatto è la peggiore punizione", si dice José. E poi, se non fosse stato per Felipe il dottore avrebbe continuato ad operare persone già morte...

  

Ugo Buraglia©2001