Racconto pagina 9
 

La Fede

 

Maria era una ragazza pigra. Sua madre era disperata perché non faceva mai niente ed era sempre stanca. Un giorno sentì di un Re che odiava talmente i pigri che nel suo regno la pigrizia era punita con la pena capitale. Allora mise la figlia su un asino e la mandò in quel paese. Il Re l'accolse con riguardo. Poi la chiuse in una stanza piena di cotone grezzo. "Per domani mattina dovrà essere tutto dipanato, altrimenti morirai". Maria si preparò alla morte, perché non sapeva dipanare. Ad un tratto sentì una voce: "Maria, vuoi che ti aiuti a filare?". "Si grazie" rispose. "Allora coricati e dormi". Il mattino dopo il cotone era tutto dipanato. Il Re disse a Maria che era stata brava e che le avrebbe fatto sposare il suo terzogenito. Poi la chiuse nella stanza e le disse che per l'indomani doveva filare tutto il cotone, se no moriva. Maria piangeva perché non sapeva filare, quando un'altra voce le chiese se poteva aiutarla, e Maria disse di si. "Allora dormi e non ti preoccupare". Il giorno dopo il cotone era tutto filato e il Re disse: "brava Maria, sposerai il mio secondogenito". Maria già pregustava la vita da nobile quando il Re la richiuse nella stanza e le ordinò di tessere il cotone, altrimenti...Maria era disperata. Una terza voce disse "Maria, se vuoi ti aiuto". "Si per favore". Maria non se lo fece dire due volte e si coricò. Il mattino dopo tutto il cotone era filato. Il Re disse: "Maria, sei degna di essere sposa del mio primogenito. Un giorno sarai la regina". Il giorno del matrimonio Maria invitò le tre donne che la aiutarono. Tanto erano buone, tanto erano brutte. Il principe domandò alle donne come mai fossero tanto sfigurate. "Abbiamo passato la nostra vita a filare il cotone". Il principe guardò la sua sposa: "Maria, promettimi che non farai mai niente. Non voglio che diventi brutta". Maria promise senza esitare...

  

Ugo Buraglia©2001